Chi siamo
La Rete Italiana di Cultura Popolare è un’associazione di promozione sociale che ha sviluppato sul campo progetti capaci di ascoltare e di affiancare le comunità locali, a partire dallo studio dei riti e delle feste tradizionali, al modo in cui si costruiscono sentimenti di appartenenza o viceversa di estraneità, alle condizioni e risorse di integrazione e inclusione.
La Rete è un laboratorio composto da enti, associazioni, scuole, gruppi e singoli cittadini che partecipano all'ideazione e (re)invenzione di nuove forme di comunità, partendo dai bisogni che emergono dalle narrazioni di chi abita i territori.
Attivazione di Comunità
L'attivazione di comunità è il principale metodo di lavoro che la Rete italiana di Cultura Popolare ha sviluppato per valorizzare il patrimonio delle relazioni esistenti su un territorio.
Altri progetti
Diario intimo di un territorio
Archivio Partecipato
Indovina chi viene a cena?
Comitato scientifico
Roberta Delbosco
Roberta Delbosco è responsabile dell’Area Welfare e Territorio della Fondazione CRT dal 2000. È consigliere d’Amministrazione Associazione U.L.AO.P onlus, attuale Vice Presidente della trasformata Fondazione ULAOP – Un Luogo AmicO del Piccoli. Dal 2016 è membro del Tavolo Distretto Sociale Opera Barolo e membro del Comitato di Indirizzo Progetto Never Alone.
Marzia Sica
Marzia Sica opera in Compagnia di San Paolo dal 1999 ed è attualmente responsabile dell’Area Politiche Sociali, In questo ambito vengono gestiti gli interventi relativi al welfare di cura e promozione del diritto alla salute di persone vulnerabili, all’inclusione attiva di persone in difficoltà, alla promozione del benessere e all’educazione di bambini e adolescenti, all’empowerment giovanile e azioni nel campo della migrazione, della cooperazione internazionale e dell’ educazione alla cittadinanza globale della Compagnia. Marzia ha un’esperienza pluriennale di gestione di progetti anche complessi nel campo sociale, per conto di fondazioni, organizzazioni internazionali ( UNDP e UE) , ONG, altri soggetti del mondo della cooperazione decentrata. Marzia ha avuto l’opportunità di vivere e lavorare in numerosi Paesi del mondo per circa 10 anni.
Laura Tondi
Referente Relazioni Istituzionali e Community Engagement per Lavazza, Laura Tondi si è laureata in Relazioni Internazionali (London Metropolitan University) e ha conseguito un Master in International Relations and Conflict Resolution (University of Kent at Canterbury). Precedentemente al suo incarico in Lavazza, ha lavorato in realtà internazionali tra cui le Nazioni Unite a New York, la Nato a Bruxelles e varie organizzazioni non governative, prevalentemente nel settore della sicurezza e del peace building. Trainer in Programmazione Neuro Linguistica, dal 2015 si occupa di tutti i progetti con impatto sulle geografie in cui Lavazza è presente, contribuendo in particolare all’implementazione di modelli innovativi di partnership pubblico-privato.
Gaela Bernini
Gaela Bernini ha studiato alla London School of Economics ottenendo un MSc in development. PhD in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, lavora alla Fondazione Bracco in qualità di segretario generale. Dal 2019 è responsabile Corporate Social Responsibility dell’azienda Bracco.
È stata a capo dei progetti internazionali della Fondazione Milano per Expo 2015. Ricercatrice a INSEAD, Fontainebleau, ha ideato e gestito programmi dedicati allo sviluppo umano, alla promozione della ricerca scientifica e all’inclusione socio-economica delle donne.
E’ autrice di articoli e capitoli sul tema della Filantropia e Management. Ha una passione per la scienza e la sua diffusione nella società.
Gaela è madre di due ragazzi che cresce insieme al marito.Fabrizio Barca
Fabrizio Barca nasce l'8 marzo del 1954 a Torino, figlio dell'economista Luciano Barca, già partigiano, parlamentare e senatore del Partito Comunista Italiano e direttore dell'"Unità". Fabrizio si laurea in Scienze Statistiche e Demografiche a Roma, prima di ottenere all'Università di Cambridge un dottorato in Economia. Nel 1983 pubblica "Considerazioni sul calcolo del reddito d'impresa in condizioni di incertezza", e due anni dopo, insieme con Marco Magnani, "Nuove forme dell'accumulazione nell'industria italiana".
Diventato, quindi, economista, con particolare esperienza nelle politiche si sviluppo territoriale, insegna Finanza Aziendale, Politica Economica e Storia dell'Economia in diversi atenei: alla Bocconi di Milano ma anche a Modena, Siena, Parigi, Urbino, Parma e Roma. Dà alle stampe, nel 1993, "Allocazione e riallocazione della proprietà e del controllo delle imprese: ostacoli, intermediari, regole": nei suoi numerosi saggi si occupa di piccole e medie imprese, teoria d'impresa, storia del capitalismo, corporate governance e politiche regionali, come in "On corporate governante in Italy: issue, facts and agenda", e "Imprese in cerca di padrone: proprietà e controllo nel capitalismo italiano", pubblicati entrambi nel 1996.
Dopo aver curato una "Storia del capitalismo italiano: dal dopoguerra a oggi" per CDE nel 1998, l'anno successivo Fabrizio Barca viene nominato Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nel 2005 ottiene una laurea honoris causa dall'Università di Parma in Economia Politica, in virtù del suoi meriti acquisiti nell'ambito dell'interpretazione e dell'analisi dello sviluppo economico del Paese e dell'evoluzione dell'apparato produttivo, e per il contributo fornito nella creazione del sistema operativo e istituzionale delle politiche di sviluppo territoriale.
Autore, nel 2006, di "Federalismo, equità, sviluppo: i risultati delle politiche pubbliche analizzati e misurati dai conti pubblici territoriali", edito da Il Mulino, Barca è visiting professor al Massachusetts Institute of Technology (più comunemente conosciuto come Mit) di Boston con incarichi di ricerca, e alla Stanford University.
Dopo aver scritto per Donzelli "Italia frenata: paradossi e lezioni della politica per lo sviluppo", Fabrizio Barca è presidente del Comitato delle politiche territoriali dell'Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), e per la Commissione Europea redige "An agenda for a reformed cohesion policy", rapporto indipendente relativo alle politiche di coesione. Già capo della Divisione ricerca di Bankitalia e, presso il ministero del Tesoro, capo del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo, dopo essere stato direttore generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze viene nominato, il 16 novembre 2011, ministro senza portafoglio con delega per la Coesione Territoriale per l'esecutivo di Mario Monti.
Daniela Castagno
Arrivata in Fondazione Con Il Sud nel 2010, Daniela Castagno è attualmente responsabile dei partenariati istituzionali, cura cioè l’ideazione, lo sviluppo e la promozione di iniziative in collaborazione con altri stakeholder italiani e stranieri, sui temi quali migrazione, sviluppo di comunità, educazione e, più in generale, la coesione sociale e lo sviluppo locale, con particolare riferimento al Mezzogiorno.
Daniela ha vissuto e lavorato per oltre dieci anni in diversi paesi del medio oriente, come esperto in programmi di sviluppo e cooperazione internazionale, nell’attuazione di accordi di conversione del debito, linee di credito per micro e piccole imprese, progetti di sostegno all’impiego e programmi di sviluppo locale. Laureata in Economia all’Università di Torino, ha studiato all’ESCT di Toulon e ha ottenuto un Master in Development Studies presso SOAS – Università di Londra.