Beeozanam
Descrizione
Beeozanam è un hub di comunità che per sua natura è un luogo d'incontro. Nel punto esatto in cui sorge si toccano tre diversi quartieri di Torino: Borgo Vittoria, Madonna di Campagna e Borgata Tesso, mentre per la sua nascita si sono incontrati e uniti diversi enti che operano sull'integrazione sociale, l'ambiente e la cultura, per aprire questa ex fonderia alle proposte e alle esperienze di chi vive e anima questi territori. L'associazione OrtiAlti è il soggetto referente per la Portineria di Comunità-Portale dei Saperi di Beeozanam. E' attiva in questo luogo dal 2016 con la realizzazione dell'ortoalto, l'orto di comunità sul tetto di una delle maniche del complesso, che ha innescato il processo di rigenerazione urbana della ex fonderia.
Le storie
Alberto

Alberto
- Beeozanam
- IT
- Via Ignazio Pettinengo, 14, 00159 Roma RM, Italia
- 05-2022
La Circoscrizione 5 di Torino è un territorio estremamente popoloso: con i suoi 120.000 abitanti, se fosse un'entità autonoma sarebbe la seconda città del Piemonte (!). E com'è ovvio, quando c'è un'alta concentrazione di residenti ci sono anche necessità ed esigenze sociali forti. Alberto Masera le conosce bene: nei suoi 10 anni di lavoro nell'amministrazione locale ha ricoperto anche il ruolo di coordinatore delle politiche sociali, dunque conosce bene tutto l'ampio ventaglio di associazioni, gruppi spontanei e organizzazioni di volontariato che a diverso titolo cercano di fare del bene.
Alberto, cattolico praticante, fa risalire tale ricchezza al periodo dei santi sociali, quando Torino abbracciò una specifica vocazione alla solidarietà che non ha più abbandonato.
Ora, il suo seggio in seno alla Circoscrizione l'ha lasciato ad altri. La sua è stata una scelta deliberata quanto rara, volta a dare spazio ai giovani; ma ogni volta, racconta col sorriso, il suo intento di fare a tempo pieno il nonno dei suoi 13 nipoti viene rimandato perché qualcuno gli chiede un impegno nuovo. Ora è il Banco Alimentare a vederlo in un ruolo di responsabilità; è evidente, senza lavorare per la società, Alberto non sa stare!
Cartoleria "Joker"

Cartoleria "Joker"
- Beeozanam
- IT
- Via Lemie, 31, 10149 Torino TO, Italia
- 05-2022
Andrea fa il cartolaio. Ma Andrea non è un cartolaio.
Andrea sa anche gestire splendidamente la sua cartoleria, sì; ma lui nasce mobiliere, per prima cosa, con un talento nelle mani che sanno trattare il materiale, così come negli occhi che sanno immaginare le forme prima che siano create.
E poi, c'è molto altro.
Andrea non è un cartolaio, è un artigiano poliedrico; e il suo negozio non è una cartoleria, è un punto di riferimento.
Nato e cresciuto in Madonna di Campagna, apre le porte del suo esercizio non solo per vendere il materiale (buona parte del quale è creato da lui stesso), ma per aiutare, consigliare, sostenere. Una sorta di sportello per il quartiere, un padre di famiglia che fa sempre quel qualcosa in più per il prossimo; e il prossimo lo cerca spesso, perché di lui si fida. Perché se c'è da organizzarsi, da aiutare qualcuno, lui c'è, ben al di là di quel che prevedrebbe il suo compito di "commerciante".
E poi, c'è comunque il negozio, dove nulla è lasciato al caso: il nostro infatti voleva aprirlo proprio lì, per questioni che lo legano alla famiglia e alla sua storia personale, e l'ha fatto; e pure i materiali che ha usato, come il corten, non sono scelti per mere ragioni estetiche, ma perché sono un richiamo alla storia. Non quella famigliare in questo caso, ma quella del suo quartiere, di un territorio dalla storia operaia, di fabbriche e di acciaio. Un territorio che lui ama e dal quale, vien da dire, è ricambiato.
Convento "Madre Rubatto"

Convento "Madre Rubatto"
- Beeozanam
- IT
- Via Caluso, 18, 10148 Torino TO, Italia
- 04-2022
Solo quand'era già adulta Luisa è diventata suor Luisa: quel che si dice una vocazione tardiva.
Tardiva ma fortissima, totalizzante, capace di mandarla missionaria in Sudamerica e di riportarla nella sua natìa Milano, e poi a Torino a costruire un percorso con i ragazzini malati di cancro all'opedale Regina Margherita e poi a lasciare tutto e a ripartire altrove. E infine a tornare a Torino.
Ha vissuto molte vite, suor Luisa, e l'attuale la vede suddividere il proprio impegno fra l'oratorio Madonna di Campagna, dove condivide con fra' Luca il lavoro sull'oratorio con le decine e decine di ragazzi che lo popolano, e il convento “Madre Francesca Rubatto” del quale lei è madre superiora.
Il convento condivide gli spazi con una comunità per disabili gravi, è un luogo accogliente e perfettamente calato nella realtà del territorio: i vicini di casa le salutano, le conoscono, le suore sono benvolute e sono inserite nel quartiere. Ospita un piccolo ambulatorio, dove una suora infermiera ha abbandonato il pensionamento per dedicarsi a piccoli interventi (iniezioni, misurazioni) per la gente di zona. E c'è un giardino, che suor Luisa ama particolarmente, che accresce ancor di più l'aura di “oasi” che investe questo luogo, all'interno del quale non sembra di trovarsi a due passi dal traffico di largo Grosseto.
E qui, suor Luisa coltiva anche la propria passione personale, alimentata dalle competenza e dagli studi: il disegno, portando avanti con enorme gioia una collaborazione editoriale che le permette di realizzare la propria arte.
Maurizio

Maurizio
- Beeozanam
- IT
- Via Bernardino Luini, 15, 10149 Torino TO, Italia
- 04-2022
Maurizio ricorda bene quando Madonna di Campagna era...soprattutto campagna. Campagna e fabbriche, in realtà: i fattori pascolavano le vacche proprio di fronte agli stabilimenti industriali, che poi coprirono la zona fino a far scomparire persino il fiume, e dopo alcuni decenni sono scomparse anche loro lasciando di nuovo spazio al verde, quello del Parco Dora.
Maurizio ricorda tutto perché non ama dimenticare. Non dimentica le tracce scomparse del suo territorio, tanto da aver realizzato un lavoro specifico per far vivere la memoria delle numerose sale cinematografiche che lo animavano. E non dimentica le origine proprie e della propria famiglia, orgogliosamente friulane, una terra sulla quale non ha vissuto e cionondimeno sente forte come “sua”.
Sportivo appassionato, prima calcio, poi podismo, ora ciclismo, con gli amici della zona ha dato vita anche in prima persona a squadre calcistiche, e lo stesso ha proseguito a fare poi nei posti di lavoro che nelle vita ha cambiato. Accanto allo sport, nel suo cuore c'è spazio per la musica, rigorosamente di qualità, con i tanti concerti visti e – spera – quelli ancora da vedere.
Il tutto subordinato ai veri, grandi amori: la moglie e le figlie, un mix di Friuli, Sicilia e...Madonna di Campagna.
Impresa & Territorio

Impresa & Territorio
Il cuore di Antonio Cicciarello batte forte per la sua Calabria, la terra natìa, che lui decanta con capacità descrittive che sfiorano il poetico. Ma anche per la Francia, il paese dov'è nata la sua compagna Delphine e per cui prova un'enorme considerazion. E infine per Torino, dove vive da decenni, e in particolare per il quartiere di Madonna di Campagna, che è la base in cui ha installato “Impresa & Territorio”, una realtà multiforme che affaccia proprio sulla Spina Reale.
Si tratta di uno spazio dove Antonio mette a frutto la sua esperienza di consulente d'azienda, e che lo porta a gestire in maniera manageriale anche questa realtà, dove trovano spazio altre aziende quando lo vogliono, ma anche i residenti che possono trascorrervi dei momenti piacevoli, ballando, giocando, partecipando alle attività ricreative e culturali che la mente vulcanica del suo ideatore partorisce a getto continuo.
L'ultima è il Coordinamento TO 5, una rete di comitati, associazioni e gruppi informali della Circoscrizione 5 di Torino, un'iniziativa dallo stampo prettamente culturale che per Antonio significa altro tempo da investire, e tanta stanchezza in più. Ma, come dice lui, è una stanchezza bella.
E.R.I. onlus

E.R.I. onlus
- Beeozanam
- IT
- Via Foligno, 14, 10149 Torino TO, Italia
- 04-2022
Lo European Research Institute nasce nel 2009 da un gruppo di amici, ex compagni di scuola che mettono insieme le proprie competenze e le proprie storie in un ente che cerca di mettere in pratica una visione comune.
Fra questi c'è Federico, che ci racconta la storia dell'associazione, e di come nel 2014 questi inizi il proprio rapporto con via Foligno n. 14 allorquando la Ozanam House diventa un C.A.S., un centro di accoglienza straordinaria per persone straniere richiedenti asilo, quasi tutte di nazionalità pakistana; ora, da un paio d'anni la funzione della struttura è cambiata, ed E.R.I. accoglie famiglie e singoli in situazione di emergenza abitativa, nell'ambito di un patto con il Comune di Torino. Federico cerca di aiutare i beneficiari di questo progetto a integrarsi, specie attraverso gli inserimenti lavorativi.
Ma l'associazione fa anche altro, opera nel settore delle politiche sociale con varie attività e poi in quello della tutela dell'ambiente, per esempio sull'inquinamento da plastiche nei mari e negli oceani del mondo.
Federico conosce ormai piuttosto bene il territorio di Madonna di Campagna, che vede come strutturato per essere un quartiere-dormitorio, e cerca anche lui personalmente a farsi trovare pronto per creare occasioni d'incontro fra le persone insistendo sul fatto che debbano essere gratis, perché la povertà ha colpito in maniera pesante le famiglie residenti.
Lebban

Lebban
- Beeozanam
- MA
- Via Gubbio, 76A, 10149 Torino TO, Italia
- 03-2022
Lebban Kheltoum, per tutti più semplicemente “Khati”. Oggi ha 42 anni, e poco meno della metà li ha trascorsi in Italia, un paese che conosce più di molte persone che qui ci sono nate: ha vissuto a Varese, poi a Mantova, in Sicilia, a Venezia, a Roma, a Trento, lavorando soprattutto negli alberghi come cameriera, lavapiatti, aiuto cuoca. E poi, a Torino.
Ma non è arrivata come una turista, no: ai suoi figli, due peperini gemelli di 9 anni matti per il calcio, lei mostra in tv le immagini dei barconi che attraversano il Mediterraneo in cerca di un futuro, e spiega loro che “la mamma è arrivata così, come quella povera gente”. E loro spalancano gli occhi e dicono “Mamma, meno male che tu ti sei salvata!”.
No, non ha fatto la turista, ha lavorato duramente per mantenere se stessa e la sua famiglia, favorendo l'ingresso nel belpaese di fratelli e nipoti e aiutando tutti quanti, un intero gruppo di parenti che contava su di lei.
Tratto distintivo della personalità di Khati è la capacità di ricominciare da zero, più e più volte. Ha avuto la forza di tornare al suo paese natìo, di diventare mamma e di lasciare temporaneamente i suoi figli per ricostruire in Italia una vita migliore per se stessa e per loro. Ora, a Torino si è da pochissimo trasferito sul territorio di Madonna di Campagna, ma per lei conoscere luoghi nuovi non è proprio un problema.
Coop. Meeting Service

Coop. Meeting Service
Era il 1989 quando Loris entrava nella neonata cooperativa Meeting Service Catering; aveva 20 anni, la sede dell'ente si trovava in via Santa Chiara, a Torino, ma già allora operava sul territorio della Circoscrizione 5, senza ancora sapere quanto in futuro si sarebbero legati.
Sin da subito, l'idea fu quella di formare persone in difficoltà per prepararle a lavorare nel mondo della ristorazione; una preparazione che non prescindesse dall'aspetto educativo, e che soprattutto mettesse i corsisti davanti alla realtà del lavoro, superando quello “shock” che a volta provano i ragazzi che escono dalle scuole alberghiere e vengono catapultati direttamente in mezzo ai clienti...
Poi, la cooperativa è cresciuta, ha aperto il primo ristorante cui ne hanno fatto seguito altri, impiegando molto del personale che usciva propri dai corsi erogati, compresi soggetti svantaggiati a vario titolo, persone con disabilità, molte delle quali non lasciano Meeting Service o, se lo fanno, spesso cercano di rientrarci anche a distanza di tempo.
Loris ripete che la cosa più bella nella vita professionale (e non solo) è l'incontro: imbattersi in persone diverse, molte delle quali poi possono imparare e insegnare, alcune sono diventate i suoi soci attuali, partendo sempre dall'attività di formazione.
La cooperativa è cresciuta, è stata la prima a credere nelle potenzialità degli spazi di via Foligno 14, all'epoca cadenti e malconci, creando le Fonderie Ozanam attorno alle quali oggi fioriscono molte altre attività, sempre nel solco della sostenibilità e dell'integrazione.
Coop. Biosfera

Coop. Biosfera
- Beeozanam
- IT
- Via Verolengo, 115, 10149 Torino TO, Italia
- 03-2022
Tra i 4 figli che ha cresciuto e che sta ancora crescendo, le persone disabili con cui lavora in una comunità sul territorio di Madonna di Campagna, i boschi nei quali scapperebbe appena può fra i monti che sente come vera casa, i migranti che vorrebbe aiutare non appena ne ha l'occasione, il cuore di Paola sembra avere dentro di sé uno spazio quasi infinito.
Non è un caso se il suo telefono scoppia di messaggi, mandati dalle tante persone che a vario titolo ha assistito nella sua vita di educatrice (nata psicologa), e che continuano a cercarla per chiederle aiuto o, in alcuni casi, per ringraziarla anche a distanza di molto tempo per le cose che lei ha fatto e di cui magari non si è neppure resa pienamente conto.
Paola è venuta su fra i monti sopra Almese, ma nel quartiere in cui tutt'ora lavora è arrivata molti anni fa, lavorando in un centro di accoglienza prima, e in una comunità per disabili adesso, per conto della cooperativa Biosfera. Il tutto all'interno del complesso delle case popolari di via Verolengo, dove l'opera con i beneficiari diretti si intreccia all'interrelazione con i residenti, da coinvolgere laddove si riesce, o solamente da tranquillizzare nei casi meno felici.
E il tempo libero? La sua scelta è di impiegarlo per supportare una piccola associazione che si occupa di accogliere stranieri. Sperando, il prima possibile, di potersi di nuovo rifugiare fra le borgate della Val Sessi.
Engym Sport

Engym Sport
Si fa quasi fatica a individuare il confine tra il lavoro che svolge Christian, e le altre attività che svolge e che gli riempiono una giornata che sembra durare il doppio di quella normale.
In particolare, sfuma quello dell'impegno tra la sua professione di tecnico delle apparecchiature ospedaliere (un mestiere particolare nel quale è uno dei rari e più riconosciuti professionisti in Italia) e la palestra che ha aperto e fondato quasi un quarto di secolo fa.
Il dojo Kangei, parola giapponese che in italiano significa “accoglienza”, viene aperto per l'insegnamento di diverse arti marziali orientali, anche se la “sua” è il judo. Judo che ha scelto tanti anni fa da ragazzino controcorrente, che amava la lotta anziché il calcio, il Toro anziché la Juve, l'oratorio anziché la discoteca.
L'oratorio, perché la formazione di Christian passa in gran parte tramite la parrocchia, che lui frequenta sin dai tempi del servizio civile, quando si appassionò all'educativa di strada mentre guardava i ragazzini che doveva aiutare, e sentiva nascere in sé una domanda: “Come si divertono con poco?”. E questa filosofia la porta in palestra, dove oggi conta fra i 40 e i 50 iscritti e in cui cerca di portare un aspetto educativo e famigliare prima di quello competitivo.
Oggi, oltre a queste due occupazioni principali, Christian porta la comunione agli anziani e ai malati dopo la Santa Messa, e fa visita a una casa-famiglia a Villanova d'Asti dove cerca di recare conforto e affetto a minori allontanati dal nucleo d'origine; gli resta poco tempo per gli hobby che ama, come le escursioni in montagna, ma è felice così. Perché, ripete, per lui “il tempo non donato è tempo sprecato”
Luca

Luca
- Beeozanam
- IT
- Via Cardinal Massaia, 98, 10147 Torino TO, Italia
- 02-2022
Luca Minuto è nato a Venaria, ci è rimasto fino a quando aveva 24 anni, poi ha iniziato un mini-giro d'Italia che infine l'ha visto tornare nei pressi di casa con altre vesti, più precisamente con un saio. Nel frattempo era diventato fra' Luca, un frate minore cappuccino.
La sua vocazione oggi si concretizza in quella parrocchia della Madonna di Campagna che dà il nome all'intero quartiere che la circonda, una zona che ha iniziato a percorrere in lungo e in largo perché – afferma - “un modo responsabile di vivere il proprio territorio è conoscerlo”.
Ma non si ferma certo al quartiere, Luca, che in sella alla sua bicicletta passe giornate, e spesso nottate, in mezzo agli ultimi, spesso migranti, in quegli angoli di città dove molti non osano mettere piede. Per portare conforto e aiuto, per ascoltare, per comprendere. Per fare.
Nel frattempo continua a coltivare le proprie passioni personali, che poi comunque porta, tutte, anche nel suo lavoro quotidiano coi ragazzi: il judo, di cui è cintura nera, e le lingue, che parla e conosce in quantità impressionante (inglese, francese, spagnolo, ebraico, arabo, russo, urdu, hindi...).
I suoi occhi vedono una città che risponde alla sfida dell'immigrazione, che scommette sul dialogo interreligioso e sull'educativa di strada. I suoi pomeriggi di norma invece passano in oratorio, dove le poche forze della parrocchia accolgono decine di ragazzi, per i quali il frate sogna più spazi per le attività ricreative ed educative, affinché nessuno debba – come oggi accade, seppur raramente – essere lasciato fuori.
Tabaccheria Mariner

Tabaccheria Mariner
- Beeozanam
- IT
- Via Lemie, 21, 10149 Torino TO, Italia
- 02-2022
Non avrebbe mai pensato di fare questo lavoro, sino a pochi anni, fa Franca. Eppure, già superata la soglia della “mezza età”, insieme al suo Marino ha aperto una tabaccheria. E ha scoperto un mestiere che le piace moltissimo, anzi piace più a lei che a lui, il marito che pure ha avuto l'idea.
Franca aveva fatto l'impiegata per la maggior parte della sua vita, crescendo una figlia ormai già laureata, mentre in gioventù aveva abbandonato la sua autentica passione: la pittura. Aveva anche iniziato lo studio con un maestro, ora resta un piacere delegato soprattutto alle visite a mostre e musei che compie col marito.
Nel frattempo, però, ha scoperto il piacere di lavorare a contatto col pubblico: le piace, si trova bene, anche se a volte qualche cliente la fa arrabbiare; le piace al punto che sta spingendo, nelle valutazioni fatte con Marino, per rimandare sempre di un po' il pensionamento. E per aprire la tabaccheria, è tornata non lontano dal quartiere (Lucento) in cui era nata, all'epoca campagna in mezzo agli animali; animali che sono l'altro suo grande amore, fra gatti e cani salvati dalla strada e che, placidi e pazienti, fanno compagnia a lei e al marito nelle lunghe giornate trascorse dietro il banco della tabaccheria.
Atelier Ozanam

Atelier Ozanam
Daniele ha solo 26 anni, eppure è già riuscito a far cambiare direzione alla propria vita, più volte.
Cresciuto in un ambiente famigliare improntato all'impresa e alle istanze dell'integrazione sociale, ha assecondato con gli studi la propria inclinazione verso il bello, dedicandosi al design.
Ma la giovane età e una contingenza particolarmente poco felice, quella che ha fatto coincidere la fine degli studi e quindi il presunto ingresso nel mondo del lavoro con la pandemia che ha bloccato il mondo e l'Italia, lo hanno costretto a fermarsi e a ripensarsi. Proprio il lockdown ha fornito l'occasione di rivedere gli arredi di casa, e da lì è scoccata una scintilla: l'amore per il restauro dei mobili, specie di modernariato, che oggi sta diventando un vero lavoro, accompagnato da un talento autentico. Che non è l'unico, perchè Daniele, oltre a essere stato atleta a buoni livelli nel nuoto e soprattutto nella pallanuoto, ama (e sa) anche scrivere: si occupa di comunicazione sul web, e nel cassetto ha almeno cinque libri già completati, lo stesso cassetto che, in alcuni dei mobili che restaura a nuova vita, gli regala ogni tanto qualche sorprendente pezzo di vita dei vecchi possessori dell'arredo, e che a sua volta può divenire lo spunto per un racconto da scrivere...
Antonio

Antonio
- Beeozanam
- IT
- Via Sparone, 1, 10148 Torino TO, Italia
- 12-2021
Antonio, sposato con Francesca da mezzo secolo, rappresenta la metà della mela più incline al sorriso e al buonumore. Ma anche alla fatica: emigrato dalla Puglia quando era un bambino insieme al resto della famiglia, ha dovuto lavorare duro per mantenere innanzitutto la primogenita e poi le due gemelle, arrivate un po' all'improvviso, quando la già impegnativa attività di operaio in fabbrica non bastava più.
Ma per fortuna sua e della famiglia, Antonio è quel genere di uomo che sa fare un po' di tutto con le proprie mani: imbiancare, aggiustare muri e tubi, un autentico factotum. E anche un nonno felice e realizzato, che oggi può permettersi di dedicare molto del suo tempo ai nipotini, o a qualche ora in compagnia al centro d'incontro, o a dare una mano in casa ai suoi generi, mitigando in questo modo il rammarico per il tempo che passa e svuota le stanze dalla presenza dei figli.
Francesca

Francesca
- Beeozanam
- IT
- Via Sparone, 1, 10148 Torino TO, Italia
- 12-2021
Madre di 3 figlie, nonna di 5 nipoti, sorella di 7 fratelli: la famiglia è l'elemento che condiziona e modella l'intera vita di Francesca, con le sue gioie e i suoi dolori, con forti legami e con rapporti che il tempo cambia o cancella. Pensando a questi ultimi, Francesca si emoziona spesso mentre ne parla.
Così come mentre racconta delle sue esperienze come parrucchiera e come sarta, la lacrima è piuttosto facile a scendere.
Eppure, Francesca lo ripete spesso, il suo carattere è forte, rigido, battagliero: ha portato avanti le proprie ragioni, per esempio per poter entrare nella casa in cui vive ormai da molti anni, con grande costanza; ed è molto attiva nella cura dello stabile e del circondario, una cura che riguarda tanto il luogo inteso come spazio fisico, quanto quello della piccola comunità che lo abita. Uno spazio per il quale vorrebbe vedere più attenzione da parte di tutti, residenti e pubblica amministrazione, con cura delle superfici, dell'illuminazione, della raccolta rifiuti.
Ashna Servizi

Ashna Servizi
Lasciare casa non si fa mai a cuor leggero, ancor meno semplice è se si è molto giovani. E quando Adnan ha salutato la mamma e i fratelli, partendo dal Pakistan diretto verso una vita che sperava migliore, non era ancora maggiorenne.
Dopo soli 6 anni, però, di cui una parte trascorsa all'interno di un centro di accoglienza sito in via Foligno n. 14, Adnan ha ottenuto il permesso di soggiornare in Italia, ha appreso alla perfezione una lingua, ha imparato più mestieri (per esempio, è un fornaio provetto), è diventato mediatore culturale, ha fondato un'associazione che si propone di sostenere e aiutare i connazionali in Piemonte, collabora con altri enti che si occupano di cultura, e ha aperto una ditta con cui già riesce a dare lavoro ad altre persone. Ha insomma completato un percorso d'integrazione da manuale, e si sente ormai completamente italiano. Per esserlo, gli manca solo una cosa, non da poco: la cittadinanza.
Sa di essere cresciuto in fretta, di aver perso molto della sua giovinezza e di rappresentare il principale sostegno per la famiglia; ma ha trovato passioni, come la politica, e amici veri, in questa sua seconda vita.
Beeozanam

Beeozanam
Elen trascorre la prima metà della sua vita in una piccola realtà del Canavese, prima di approdare alla grande città per completare i suoi studi alla facoltà di architettura. Qui trova molti progetti su cui mettere a disposizione le proprie capacità: sull'area di Porta Palazzo e Borgo Dora, poi al Comitato “Parco Dora” dove lavora sulla trasformazione di una grande area urbana in spazi verdi, e in altre realtà simili.
E il “verde” è il colore della sua vita: ama le piante, nel suo appartamento torinese cerca di circondarsene, e nel fine settimana scappa verso la sua casa natìa dove si dedica alla coltivazione dell'orto, che le regala frutta, verdura e soddisfazione.
Da un paio d'anni è stata scelta per lavorare sul progetto beeozanam, l'hub di quartiere di via Foligno 14, dove è molto felice di aver trovato orti e prato sul tetto: cerca di trascorrerci, lavoro permettendo, più tempo possibile.
Giorgio

Giorgio
- Beeozanam
- IT
- Via Grosso Giacomo, 18, 10148 Torino TO, Italia
- 11-2021
Come un vero torinese purosangue, Giorgio inizia sin da giovane a lavorare in una grande fabbrica che produce mezzi a motore. Accade però che il suo capo, dotato evidentemente di uno sguardo particolarmente abile sulle persone, veda in lui delle qualità particolari: a Giorgio viene dunque affidato un compito particolare, diventa una figura che opera da facilitatore, componendo i conflitti, prevenendoli ove possibile, mediando quotidianamente. Qualità che nemmeno lui stesso sapeva di avere, e che anni dopo ha deciso di mettere a disposizione del suo quartiere, il territorio che ama: Borgo Vittoria. Da un lustro infatti è coordinatore del Tavolo di Borgo Vittoria, riunendo intorno a sé un ampio gruppo di cittadini che hanno a cuore la promozione e valorizzazione della zona. Un compito volontaristico che gli regala fatica e soddisfazione, pur lasciandogli poco spazio per coltivare la sua passione per la fotografia.