Milano - Quartiere Corvetto
Corvetto è un quartiere popolare di Milano che si trova a metà strada tra il centro e alcuni parchi della zona sudorientale della città. Attraversato dalla linea 3 della metropolitana e con gli imbocchi autostradali nelle vicinanze, è diventato luogo di sperimentazione e (s)oggetto di trasformazione da periferia urbana a quartiere di destinazione.
Le storie

Iris
- CV
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 04-2020
Sono Iris, ho 45 anni e sono originaria di Santiago, la capitale delle isole di Capoverde. Mia mamma è emigrata in Italia negli anni Settanta, quindi sono cresciuta qui e mi considero italiana. Dopo il diploma di operatrice turistica ho iniziato a lavorare qua e là trovandomi spesso in cucina. Mi sono così appassionata. Il mio piatto preferito è la carbonara, ma mi piace molto anche il risotto: quello alla milanese mi viene molto bene! Adesso sto lavorando alla pasticceria California Bakery e mi sto specializzando in cheesecake. Sono arrivata qui grazie alla cooperativa La Strada dopo un percorso di formazione lavoro. Dopo essere diventata mamma facevo fatica a reinserirmi. Andavo avanti con borse lavoro, ma sentivo la necessità di trovare qualcosa di stabile che mi permettesse di realizzarmi. Dover rifare il curriculum, imparare ad affrontare i colloqui di lavoro facendo emergere le mie qualità mi ha fatto sentire di nuovo ragazzina. Ma io ce l’ho messa tutta. Oggi cucinare è diventato il mio lavoro e nel tempo libero mi occupo di decoupage ma soprattutto sto con mia figlia, che ha 7 anni, a cui spero un giorno di trasmettere un’altra mia grande passione: la fotografia.

Calzaturificio
- IT
- Via Carlo Boncompagni, 14, 20139 Milano MI, Italia
- 04-2020
Mi chiamo Domenico, ho 62 anni e faccio il calzolaio da più di trent’anni. Avevo 15 anni quando sono arrivato a Milano dalla provincia di Caserta, e prima di iniziare a riparare scarpe ho fatto tanti lavori. È stato in concomitanza con la nascita del mio primo figlio che mi sono rivolto ad una cooperativa e ho iniziato a imparare questo mestiere. Ho lavorato per alcune ditte e dopo un po’ mi sono messo in proprio, aprendo un negozio prima a Torino e poi qui a Milano. A Corvetto gli affari sono andati bene da subito e ho potuto vivere agiatamente. Qui lavoravamo in quattro: i precedenti proprietari e mia moglie. Poi la crisi ha ridotto la clientela e alla fine sono rimasto solo. La clientela più propensa a riparare le scarpe è quella ricca, il povero invece butta. Ora sono arrivato alla soglia della pensione e non mi lamento, sono ancora qua ma per poco. Ho due figli e ho cercato di spingere il più piccolo a seguire la mia professione. Purtroppo non ci sono riuscito.

LASCIA la SCIA
Sono Carola, una delle 5 socie del coworking artigiano Lascia la scia. Il nostro è un sodalizio nato sui banchi dell’università che ci ha portato a progettare insieme il nostro futuro lavorativo. Realizzavamo i nostri progetti con le nostre mani utilizzando materiali di scarto ora ci dedichiamo alla progettazione. Prima lavoravamo soprattutto fuori Milano, poi 9 anni fa abbiamo partecipato a un bando, riuscendo ad aprire il nostro primo studio presso l’ex acciaieria Falck. Poi quattro anni fa abbiamo cercato un altro spazio da poter organizzare in autonomia, pensato per poter ospitare altri artigiani e artisti con cui collaborare. Abbiamo partecipato al progetto di riqualificazione dell’ex saponificio “Angelo Gavazzi e figli”, struttura dei primi anni del 900 che sorge nella zona industriale di Corvetto. L’area è molto grande e comprendeva, oltre alla fabbrica, le abitazioni degli operai: un vero e proprio borgo nel quartiere. Attualmente, oltre alla nostra, sono presenti altre realtà professionali, con cui talvolta collaboriamo come la scuola circense di cui abbiamo addirittura frequentato i corsi.
Lo spazio del nostro coworking è luminoso e lo abbiamo subito ristrutturato creando ampie sale. Solo di recente abbiamo realizzato alcuni ambienti più raccolti, ma sempre in condivisione, per laboratori, esposizioni, attività di formazione. Amiamo l’aspetto della contaminazione. Di recente abbiamo collaborato al progetto “La scuola dei quartieri”, e ci è piaciuto molto farci conoscere e offrire le nostre competenze per formare giovani di Corvetto.

Athena Sport
- IT
- Via Oglio, 3, 20139 Milano MI, Italia
- 03-2020
Mi chiamo Donato, ho 62 anni, tre figli e sono originario della provincia di Bari. A Milano ci sono arrivato 50 anni fa con la mia famiglia, che voleva dare la possibilità di far studiare mio fratello maggiore in questa città. In Puglia i miei erano agricoltori e quando sono arrivati qua hanno dovuto reinventarsi. Mia mamma si è messa a guardare bambini e mio papà ha trovato impiego in un’azienda chimica, dove ha purtroppo contratto un tumore che lo ha portato via anni fa.
Io dopo aver frequentato le scuole tecniche e aver fatto il progettista meccanico per un po’, ho deciso di trasformare una mia passione in lavoro. Praticavo molti sport, soprattutto la corsa, e così a 30 anni ho deciso di acquistare la licenza per vendere articoli sportivi. Ho trovato un locale a Corvetto, una zona non centrale ma ben servita e assai popolata. Ho molti clienti in questa zona. Oggi ad esempio, i tanti stranieri che vengono da me apprezzano soprattutto le scarpe da ginnastica, scegliendo le marche e i modelli più costosi. Ma in realtà lo fanno più per seguire la moda che per praticare sport.

Cascinet
Mi chiamo Alessandro, sono di Milano e ho 32 anni. Mi occupo di agricoltura sociale, quella sostenibile che coinvolge i cittadini che vivono laddove la città si confonde con la campagna. Mi sono avvicinato a questa attività dopo aver trascorso alcuni mesi come volontario nel Paranà in Brasile. Lì la gente lavora la terra e si nutre dei prodotti che coltiva. Ma già da adolescente ero affascinato e frequentavo cascine e ambienti rurali in cui si facevano attività legate alla terra e alla natura. Al rientro dal Brasile, insieme ad un’associazione che opera a Chiaravalle, ho iniziato a lavorare per diffondere pratiche e attività laboratoriali di cura del territorio. Tutto ciò grazie a Fondazione Cariplo con cui abbiamo avviato un progetto per riqualificare il paesaggio rivolto a soggetti svantaggiati. Chiaravalle è un borgo di antica vocazione agricola che ho scoperto con meraviglia un giorno che stavo pedalando lungo la ciclabile che da Porta Romana scende in direzione sud-est. E il nostro progetto prevede in parallelo l’obiettivo di creare una comunità che faciliti l’inserimento dei soggetti che intraprendono percorsi occupazionali all’interno dell’azienda agricola, vuole avvicinare i cittadini all’esperienza bellissima di coltivare prodotti per sé e per il proprio territorio. Collaboriamo a stretto contatto con le associazioni di Corvetto, un quartiere molto vicino, una parte della città che si affaccia sulla campagna.

Cristina
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Mi chiamo Cristina, ho 16 anni, sono di Segrate e abito a Corvetto da sei mesi. Dopo le scuole medie mi sono iscritta all’alberghiero per fare sala bar, ma ho abbandonato gli studi. Adesso vivo con mia sorella maggiore che ha 33 anni, e mi occupo dei suoi figli che hanno 4 e 10 anni. Mi piace cucinare e lo faccio anche per loro. Amo molto i bambini e mi piacerebbe averne di miei e lavorare nelle scuole materne. Ma per farlo occorre studiare e io lo trovo difficile. Mi piacerebbe anche fotografare paesaggi, ma non ho una fotocamera, sennò lo farei tutti i giorni. Da piccola ho giocato come attaccante in una squadra femminile di calcio, per 5 anni. Mi trovavo bene con la squadra. Poi è mancato mio papà e ho smesso. Qui a Corvetto vivo da poco tempo, non ho ancora amici e non mi trovo tanto bene. Dove stavo prima era una zona molto più tranquilla.

Thomas
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Mi chiamo Thomas, ho 16 anni e sono nato a Milano dove vivo con mia mamma e uno dei miei fratelli. Quando ho finito la terza media mi sono iscritto ad una scuola di termo-idraulica, ma non ci andavo tanto volentieri. Sono pigro nello studio. Ho scelto quell’indirizzo di studi perché volevo aiutare mio papà che lavora nell’edilizia, ma poi ho interrotto e mi sono messo a fare con lui il muratore. Amo costruire, mi piacciono le moto e vorrei provare a fare il meccanico. Nel tempo libero gioco un po’ a calcio e a biliardino con i miei amici nel bar dell’oratorio di San Nicolao, vicino a dove vivo. A Corvetto vengo solo perché qui c’è la Cooperativa che mi sta aiutando a trovare un lavoro. Per ora conosco poche persone. I miei amici non vivono qui, però ci sono delle belle case, solo che alcuni ragazzi fanno gruppo, sono un po’ prepotenti, e questo non mi piace.

Dina
- EG
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Mi chiamo Dina, sono nata ad Alessandria d’Egitto, ho 33 anni e nel 2013 mi sono sposata e ho raggiunto mio marito, italo-egiziano, a Milano dove viveva già da tempo. Abbiamo avuto una figlia che oggi ha 5 anni. Ed ero felice. Ma di recente mio marito ha avuto seri problemi di salute e non sta lavorando. Io vorrei aiutarlo e sto cercando un’occupazione. In Egitto ho studiato turismo e attività alberghiere all'università. E mentre studiavo davo una mano ai miei genitori che avevano un negozio da parrucchieri. Sono anche brava a togliere le sopracciglia, i peli dal viso con il filo, e a fare la ceretta alla moda araba. Adesso invece sto facendo qualche giorno di tirocinio come donna delle pulizie. Spero di trovare presto un lavoro, anche se so che è difficile. Tutto il mio tempo libero lo passo con mia figlia, e con mio marito che ha un fratello che vive qua. Frequentiamo lui e altri amici egiziani. Alcuni abitano proprio qui a Corvetto, un quartiere che mi piace. Ci vengo spesso anche con la mia bambina.

CVing
- IT
- Via Enrico Caviglia, 3a, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Mi chiamo Alessandro, vivo a Milano da due anni, dopo essere stato per dieci anni a Londra. Ho studiato arte pensando di diventare designer, ma dopo il diploma, nel 2007, ho deciso che il mio futuro sarebbe stato all’estero. Sono così partito per il Regno Unito. All’inizio ho fatto vari lavoretti nel settore delle produzioni cinematografiche, più che altro per imparare la lingua. Poi ho avviato la mia prima start-up che realizzava siti internet, mi sono occupato di droni e rilevamenti in 3D. E’ nata così l’idea della CVing, che riprende anche il significato di sieving, setacciare. L’ho fondata con altre tre persone e vi lavoriamo in 10. Si tratta di una piattaforma innovativa attraverso cui si vuole rendere più agevole l’incontro tra domanda e offerta di lavoro con video colloqui on demand, test e altre modalità di selezione in rete. Abbiamo avviato collaborazioni con molte multinazionali in 5 paesi europei e contiamo di espanderci in tutto il mondo, dando opportunità a sempre più persone di cercarsi e trovarsi attraverso il nostro portale. Ma pensiamo anche di offrire opportunità di guadagno laddove si riescano a proporre a terzi occasioni di lavoro e figure professionali con competenze adeguate. Perché uno dei problemi a cui noi vogliamo ovviare con una delle nostre piattaforme è quello della mancanza di informazioni sul mercato del lavoro, specie nel settore dell’I.T. e del management. Ora lavoriamo qui a Corvetto, un quartiere collocato strategicamente, vicino al centro, con strade di collegamento facilmente raggiungibili, buoni trasporti, verde. Di Corvetto – e di Milano in generale – mi piacerebbe venissero sviluppati gli aspetti multiculturali con maggiori occasioni di scambio e incontro con persone di altri paesi.

Damiano
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Sono Damiano e ho 43 anni. Sono per metà sardo e per metà trentino. Ho frequentato la scuola alberghiera e poi ho iniziato a fare lavori stagionali in cucina, d’estate in Sardegna e d’inverno in Trentino. Grazie al mio lavoro ho girato quasi tutta l’Italia e ho appreso molto dalle culture regionali e casalinghe. Metto passione nel mio lavoro: amo fare la pasta, acquistare la carne dal macellaio, comprare nelle botteghe o al mercato i prodotti freschi o di stagione. E se posso coltivare da me gli ortaggi sono ancora più contento! Il lavoro in un ristorante richiede dedizione, sacrificio, pazienza, ma dà anche delle gratificazioni: quando si realizza un piatto che viene apprezzato dai clienti è sempre bello. Le opportunità in questo campo sono molte, tra lo street food, la cucina vegana, la filosofia dello slow food. Purtroppo però il settore risente della crisi. Oggi al posto dei ristoratori ci sono imprenditori che pensano più al profitto che alla qualità. Negli anni in cui ho lavorato in Franciacorta ho avuto modo di vedere e vivere sulla mia pelle questo cambiamento, e non è stato piacevole.
Oggi sono cuoco nella mensa della cooperativa La Strada. Li ho conosciuti qualche anno fa quando mi hanno ritirato la patente e sono stato assegnato ai lavori socialmente utili. Qui ho incontro altri che come me si sono visti ritirare la patente e li aiuto con la mia esperienza: in passato ho sbagliato come loro. Ma dai miei errori ho imparato che siamo tutti uguali a questo mondo, che nessuno è migliore di un altro. Da 3 anni abito a Corvetto e mi trovo bene, ci sono molte associazioni che operano per migliorare questa periferia. Qui ci sarebbe bisogno di abbellire le abitazioni, come ad esempio è stato fatto a Quarto Oggiaro, quartiere che trovo bellissimo.

Sara
- MA
- Piazzale Gabriele Rosa, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Mi chiamo Sara, ho 29 anni e sono nata a Casablanca dove mi sono laureata in fisica e chimica. Le mie due sorelle e i miei genitori vivono ancora in Marocco. Io volevo diventare maestra, ma dopo gli studi mi sono sposata e 5 anni fa sono venuta a Milano, dove mio marito vive già da 29 anni. Adesso ho un bambino di 3 anni che va all’asilo, e sto per riprendere la scuola di italiano per parlare meglio la vostra lingua. Parlo arabo, francese e un po’ d’inglese. Amo cucinare, soprattutto i piatti marocchini, ma anche pizza e lasagne. Mi piace guardare i tutorial di cucina. E quando ero più piccola volevo creare un mio canale youtube per condividere ricette. Adoro passeggiare, anche perché vorrei perdere un po’ di peso, ascolto musica e amo Zucchero, al cinema mi piace andare a vedere i cartoni animati, le favole a lieto fine e gli horror. Abito a Corvetto, mio marito si occupa di logistica. Ma vorrei poter contribuire anch’io al budget familiare, un’amica mi ha messo in contatto con La Strada, che spero mi aiuti, perché a casa, contando i suoi parenti, siamo 8 persone in tutto.

Domenico
- IT
- Piazzale Ferrara, 4, 20139 Milano MI, Italia
- 02-2020
Ciao, sono Domenico, ho 85 anni e sono nato e cresciuto a Milano. Quand’ero giovane ho frequentato l’oratorio facendo il catechista, poi ho seguito per 6 anni la scuola di disegno serale a Santa Marta e nel 1953 sono stato assunto alle Officine Grafiche Ricordi, dove ho lavorato fino alla pensione, nel 1994. Da apprendista foto incisore sono diventato capo commessa dei lavori. Seguivo i clienti dall’ordine del prodotto alla consegna. Da quando sono in pensione mi occupo del Centro Polifunzionale di piazzale Ferrara, nel cuore di Corvetto, prima come presidente eletto dal Consiglio di zona, dove ero stato consigliere per 14 anni, e poi dal 2000 come volontario. Il mio ruolo è quello di coordinatore delle attività di tutti i volontari. All’inizio erano tanti, oggi invece sono rimasti in pochi, tutti anziani. Difficile, se non impossibile, coinvolgere i giovani. Anche se ultimamente l’età media si è abbassata grazie ad alcune donne che aiutano a riordinare gli spazi, a preparare le feste. In questo centro, che rimane aperto dalle 8 a mezzanotte, tutti i giorni tranne la domenica, si praticano anche molti passatempi: il ballo, le bocce, le carte, le gite, corsi di teatro, canto, ginnastica. C’è anche un bar, i cui utili hanno permesso molti interventi di miglioramento. Il 90% di quanto c’è oggi nel centro è stato realizzato con l’autofinanziamento.

My Comfort Food
- IT
- Via Bessarione, 18, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Silvana, proprietaria del bistrot “My Comfort Food”. La cucina è da sempre la mia passione, ma fino al 2010 ho lavorato nel marketing per un’azienda. Infine sono riuscita a realizzare il mio sogno, aprendo un’attività nel quartiere in cui abito da oltre 20 anni. Dopo qualche esperienza nell’ambito della ristorazione, ho aperto questa attività che gestisco da sola, grazie ad un bando del Comune per la riqualificazione del quartiere nell’ottobre del 2018. Mi occupo anche di catering e di cibo d’asporto, ma mi piace l’idea che chi entra qui trovi un posto accogliente dove mangiare come se fosse casa. Io tra l’altro abito proprio qui sopra, così ho realizzato quello che una volta si definiva “casa e bottega”. Amo l’idea che questo posto sia anche un luogo di incontro, di saluti, di scambio di informazioni e di riferimento per gli abitanti della zona, anche per piccole cortesie e scambi di favore (le chiavi, i pacchi da consegnare). Ho anche allestito un angolo per il book crossing, dove si scambiano libri di cucina e le ricette. Questo è un quartiere un po’ particolare e per certi aspetti difficile. Io credo che l’integrazione possa avvenire anche attraverso il cibo. Mi diverto molto, ad esempio, nel preparare e offrire nella stessa giornata cous-cous e polenta, dando così la possibilità di trovare benessere nell’assaggiare buon cibo, fatto con prodotti di qualità e soprattutto di stagione. Indipendentemente dalle sue origini il cibo deve dare “comfort”, per questo ho chiamato così il mio locale. Oggi Corvetto ha la “possibilità” di cambiare, di rinnovarsi, perché si trova in un punto particolare: qui finisce la città e trovi importanti strade per allontanartene, ma al tempo stesso in pochi minuti sei in centro e hai vicino parchi bellissimi in cui immergerti e dimenticarti del caos cittadino.

Jessica
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Jessica Sabino, ho 19 anni. Sono nata e cresciuta a Milano e sono figlia unica. Ho studiato per un anno cucina all’alberghiero e poi sono passata a scienze umane, ma ho abbandonato subito anche quell’indirizzo di studi. All’epoca stavo attraversando un periodo difficile: i miei genitori si stavano separando ed ero seguita da un’assistente sociale che mi ha aiutato a intraprendere un percorso di avviamento al lavoro con la cooperativa La Strada. Non amavo studiare e, anche se avevo solo 15 anni ho cercato un’occupazione e dopo poco tempo sono stata presa come cameriera in un bar e sono ancora lì con l’incarico di aiuto barista. Ho iniziato gradualmente, prima con le colazioni, poi imparando a stare alla cassa, ora aiuto anche a fare i cocktail e per questo lavoro soprattutto la sera. Mi trovo bene con i colleghi. Gli amici faccio fatica a vederli perché ho orari diversi dai loro. Ma sono contenta di lavorare la sera, al mattino così posso alzarmi tardi. Nel tempo libero mi occupo dei miei tre cani, ascolto musica, soprattutto pop coreano, e faccio l’uncinetto. Adoro fare gli amigurumi, piccoli animali all’uncinetto. Mi piacerebbe tanto visitare l’Asia.

Silvia
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Silvia Carameli, sono di Milano, lavoro a Corvetto, alla Cooperativa La Strada da circa vent’anni, anche se abito in un’altra zona. Sono assistente sociale di formazione e sono approdata qui grazie a un tirocinio che dopo pochi mesi si è trasformato in assunzione. Ora mi occupo di persone che hanno commesso reati e devono seguire dei percorsi di messa alla prova. Seguo anche il progetto Made in Corvetto e passo così tanto tempo in questo quartiere che credo di conoscerne ormai quasi tutti gli abitanti. Ho notato che oggi ad aver problemi di casa e lavoro sono un po’ tutti mentre vent’anni fa erano soprattutto gli immigrati a chiedere aiuto. La cooperativa ha sempre lavorato in sinergia sul territorio, ciò ha permesso di continuare a garantire interventi e servizi nel tempo a tutti gli utenti che ne hanno bisogno. Oggi a Corvetto c’è voglia di partecipare, di fare cose positive anche se semplici come una salsa cucinata in piazza la domenica, vissuta come un bel momento di festa da tutti.

Bonvini 1909
- IT
- Via Tagliamento, 1, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Edoardo Fonti e ho rilevato, insieme ad altri amici, questa antica tipografia e cartoleria milanese aperta a Corvetto nel 1909 da Costante Bonvini, persona geniale e lungimirante, che con un’antesignana indagine di mercato, aveva scoperto che da Porta Romana a Melegnano non esisteva una cartoleria, e così ne mette una a metà strada. Dato che la zona, pur periferica, si stava popolando di aziende, fa diventare la cartoleria anche tipografia. Ci lavora insieme alla sorella, e Bonvini1909 diventa subito un importante punto di riferimento per famiglie e fabbriche. Nel 1950 il testimone passa alla figlia Leila e al marito Luigi Cambieri. La coppia gestisce l’attività fino al 2013 ma poi è costretta a chiudere per sempre e buttare via molti arredi originari e macchinari per la stampa ancora funzionanti, anche se analogici e quindi ormai anacronistici. Un gruppo di amici con la passione per la stampa, il design e la scrittura, rileva l’attività e nel 2014, dopo i lavori di restauro, Bonvini 1909 riapre rinnovato, ma immutato negli arredi, negli spazi e nei macchinari. Cento anni di storia sono stati così conservati. Certo la clientela è cambiata. Oggi abbiamo visitatori anche dall’estero, personaggi importanti. Collaboriamo con le realtà artigiane del territorio, proponiamo laboratori per riavvicinare le persone a strumenti, tecniche e lavorazioni che rischiano di scomparire nell’epoca del digitale. Offriamo workshop di scrittura, illustrazione. Tramandare le tradizioni e conservare questo immenso patrimonio è per noi una sfida e un vanto. Nel 2018 abbiamo anche ristrutturato l’abitazione dei Bonvini, che si trova al piano di sopra, facendola diventare una galleria d’arte.

La Lavanderia di Simona
- IT
- Via Carlo Boncompagni, 14, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Simona Grande, sono nata in Puglia 46 anni fa e nel 1995 mi sono trasferita a Milano, per cercare un’occupazione che facevo fatica a trovare nel mio paese. Appena arrivata, sulla rivista Secondamano trovai un annuncio: cercavano qualcuno che gestisse una lavanderia. Mi presentai al colloquio pur non avendo nessuna esperienza nel settore. Aprii così con mia sorella maggiore, la mia prima lavanderia. Non sapevamo nulla, ma nel contratto era inclusa una persona che ci fece formazione, e in quei 9 anni di attività frequentai corsi di perfezionamento, imparando metodologie e tecniche. Mi sono subito appassionata a questo lavoro e ho proseguito a farlo, anche dopo la chiusura di quel primo negozio. Sono stata dipendente in strutture del settore molto diverse tra di loro, continuando ad imparare sempre da chi aveva più esperienza di me, anche sul rapporto con la clientela. Dal 2018 ho rilevato questo spazio che ho rinnovato e, anche se è molto ridotto, abbiamo tanto lavoro, soprattutto quando si fa il cambio di stagione. Ho due collaboratrici, oltre a mio marito che mi dà una mano da quando è in pensione. Spero di potermi presto allargare. A Corvetto ci abito dal ‘95 e trovo che adesso sia un po’ meno sicura, soprattutto la sera. Però qui, nel bene e nel male, mi sembra di vivere in un piccolo paese, e questo fa la differenza, nella vita come nel lavoro. Conoscere tante persone,dialogare con loro, per me è importante. E qui in Corvetto ho potuto farlo.

Macelleria Cossa
- IT
- Via Carlo Boncompagni, 9, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Andrea, ho 50 anni, e sono da poco il titolare di questa macelleria che per 40 anni è appartenuta a mio papà. Già a 13 anni, finite le scuole medie, andavo ad imparare il mestiere. Anche mio nonno faceva il macellaio, e io e uno dei miei fratelli stiamo mantenendo questa tradizione. Lo facciamo con passione e dedizione, la stessa che ci ha trasmesso mio padre. In passato ho avuto in formazione un ragazzo molto dotato che in pochissimo tempo aveva già imparato tutto, anche ad avere a che fare con la gente. Perché in questo mestiere è importante saper ascoltare, ma anche saper rispondere con le parole giuste. Altrimenti si perde il cliente. Già prima che i miei chiudessero questo negozio, nel 2000, avevo iniziato a girare per Milano gestendo altri punti vendita, ma tutte le volte che passavo di qua vedere le serrande abbassate mi rattristava. E così l’anno scorso ho riaperto l’attività. Ho aggiunto alla carne – che scegliamo, tagliamo e disossiamo noi - la vendita di salumi, formaggi e prodotti gastronomici. La gente è stanca della grande distribuzione. I clienti anziani quando entrano qui dentro tornano indietro con la memoria. I giovani ci hanno invece accolto con curiosità. Per alcuni, fare la spesa in un negozio, è un’esperienza nuova. Mi sono reso conto che le persone, a forza di frequentare grandi spazi commerciali, hanno persino perso l’abitudine di salutare.

Soukeye
- SN
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Soukeye, sono nata a Dakar in Senegal e ho 47 anni e ora vivo provvisoriamente a Corvetto. Sto infatti cercando una casa vicino al luogo dove lavoro, la caffetteria di un albergo qui a Milano che mi ha assunto nel 2015. Sono arrivata in Italia nell’ottobre del 2008. Lo ricordo come se fosse ieri. La prima città in cui mi sono fermata è stata Massa Carrara, poi sono stata a Termoli, in Sardegna, e ancora a Torino, a Brescia, a Saronno. Infine, nel 2010, Milano. Ho sempre amato questa città capitale della moda. Per me stare qui è il massimo! Anche se inizialmente, prima di lasciare Dakar, avevo l’idea di andare in America, ma era difficile ottenere i permessi, e così mi era stato consigliato di andare al Consolato tedesco. Così sono arrivata in Germania senza problemi e da lì mi sono subito spostata in Italia. In Africa lavoravo alla dogana, in aeroporto, ma lavorare con le stoffe è sempre stato il mio sogno. Invece in Italia ho fatto lavori ben diversi, dalla badante, alla colf, fino alla baby sitter. Comunque nel mio tempo libero mi piace un sacco andare in giro per mercati, guardare vestiti, tessuti. Acquisto, modifico in base alla mia creatività. Inventare abiti è un dono che ho da sempre. Un giorno mi piacerebbe diventare stilista e dividermi tra Italia e Senegal, dove ci sono stoffe bellissime e tante opportunità.

Vanessa
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Vanessa, ho quasi 19 anni e sono nata a Milano da genitori di origine pugliese. Sono nata e cresciuta a Corvetto, dove ho frequentato le scuole e ho gli amici. Confesso di non avere un gran bel rapporto con lo studio. Quando ero più piccola mi sarebbe piaciuto diventare massaggiatrice e così ho fatto un anno di corso da estetista ma l’ho trovato difficile e ho abbandonato. Con la cooperativa La Strada ho invece fatto un tirocinio come commessa presso un negozio di abbigliamento e ho scoperto che posso vincere la mia timidezza lavorando a contatto con il pubblico. Amo ascoltare la musica e lo sport. Ho nuotato per circa 10 anni e ho fatto hip hop per un anno. Ho smesso di nuotare per mancanza di tempo e mi piacerebbe un giorno riprendere. Sono una ragazza curiosa, amo fare cose nuove ma non ho ancora le idee chiare. Mi piacerebbe viaggiare, conoscere posti nuovi. So che non mi piacerebbe fare la cameriera. Ho un ragazzo che lavora in un bar. Il mio futuro lo immagino lontano da Corvetto: questo è un quartiere insicuro e dove ci sono molti problemi.

Libreria Punta alla Luna
- IT
- Via Carlo Marochetti, 27, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Mattia e da poco sono diventato un librario insieme a mia moglie Francesca. Sono originario di Bari e mi sono trasferito a Milano a 18 anni, mentre mia moglie è nata e cresciuta qui a Corvetto. Per trent’anni ho lavorato come educatore in una struttura per disabili, dove anche mia moglie prestava servizio come assistente sociale. Ad un certo punto però abbiamo sentito il bisogno di cambiare e nell’ottobre del 2017 abbiamo deciso di aprire a Corvetto una libreria per bambini dal nome Punta alla Luna, cui abbiamo aggiunto un angolo di libri per ragazzi e oggi anche alcuni titoli per gli adulti. I nostri clienti sono per lo più genitori che vengono ad acquistare per i figli. La nostra è stata una scelta di vita forte, che ci ha visto lasciare il posto fisso per intraprendere questa sfida. Abbiamo anche scelto uno spazio che è a pochi metri dalla nostra abitazione: un vero e proprio atto di amore verso Corvetto, una zona complicata ma viva. La risposta del quartiere è stata positiva fin da subito, e questo ci ha dato lo stimolo a far diventare questo spazio non solo un punto commerciale ma anche un luogo d’incontro, dove si fanno letture e si incontrano autori. Sono anche già nate delle belle collaborazioni con altre realtà commerciali e associative in piazzale Corvetto, con azioni concrete che stanno rendendo più vivibile la piazza. Siamo agli inizi, molto va ancora fatto ma sembra esserci un terreno fertile che darà certamente risultati nel tempo.

Il Fornaio
- IT
- Via dei Cinquecento, 4, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Donatella, dal 1992 sono titolare di questo negozio insieme a mio marito e mia figlia . Produciamo e vendiamo pane, focacce, pasticcini e prelibatezze varie. A Corvetto lavoro da 30 anni, anche se adesso vivo fuori Milano. Ci sono arrivata per amore. Mi sono sposata nell’85, quando facevo la ragioniera. Mio marito era panettiere. Ha iniziato a 12 anni. Insieme abbiamo aperto il primo panificio vicino all’Upim che abbiamo chiuso dopo la nascita di mia figlia che oggi ha 27 anni e ci aiuta con l’attività. Oggi abbiamo solo questo negozio di piazzale Gabrio Rosa, nel quartiere Mazzini, una zona che negli anni ha visto molte attività chiudere per vari motivi, tra cui la mancanza di sicurezza e di investimenti per migliorare la zona. Noi stessi adesso quando chiudiamo, ci blindiamo dentro mentre prima si lasciava che anche all’ultimo minuto arrivassero gli studenti e i ragazzini a comprarsi il pezzo di pizza dopo la scuola. La vicinanza con le scuole è la nostra salvezza. La concorrenza della grande distribuzione e dei negozi etnici è forte e qui si fa sentire molto.

Bar Lucio
- IT
- Via Carlo Boncompagni, 36, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Lucio, sono originario della provincia di Messina e sono arrivato da solo a Milano nel lontano 1967. Avevo 15 anni e ho iniziato subito a lavorare nei bar. A 22 ho aperto un’attività tutta mia. E qui a Corvetto ho trovato quello che considero un angolo di paradiso che condivido con uno dei miei tre figli e Patrizia, la mia collaboratrice salvadoregna a cui ho insegnato tutti i segreti della cucina siciliana, tanto che oggi è diventata bravissima. Qui viene una clientela un po’ particolare: oltre ai lavoratori della zona, ci sono studenti e ancora persone che si occupano di letteratura, insegnanti d’arte, gruppi di lettura. Ogni tanto si organizzano momenti in cui si fa poesia o si disegnano fumetti a tema. Io provengo da una famiglia povera ma ho sempre avuto una passione immensa per la cultura e i libri, e per questo, qui, ce ne sono tantissimi. In qualche modo ho creato una mia clientela offrendo molto più che solo cibo e caffè. Ho anche un grande quaderno in cui i frequentatori lasciano i loro pensieri e le loro dediche. Con alcuni sudamericani ho creato una delle più grandi associazioni sportive di Milano qui in piazzale Rosa e insieme collaboriamo per migliorare la zona in cui viviamo e lavoriamo. Credo che anche la presenza del piccolo commercio aiuti a rendere più sicuro un quartiere. E la mancanza di sicurezza forse è uno dei nei di questo quartiere oggi, un po’ come in tutte le periferie. Però Corvetto si sta risvegliando, anche sul piano commerciale. Si riaprono negozi, ci sono nuove attività artistiche, studi di professionisti, molti sono i progetti di cui si sta sentendo parlare e molti gli industriali che credono nelle periferie e ci stanno investendo.

Jennifer
- IT
- Via Giovanni Battista Piazzetta, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Jennifer, ho 20 anni e sto facendo un tirocinio formativo come aiuto-cuoco. Sono nata a Milano, da una mamma milanese e un papà veneto. Ho una sorella più grande di me e amo nuotare. La mia passione per il disegno mi ha fatto scegliere un corso triennale di grafica e, dopo numerosi tirocini, posso dire di aver acquisito una buona conoscenza degli strumenti e delle applicazioni che si utilizzano in quell’ambito. Sono in grado di realizzare un libro e, grazie al mio interesse per il teatro, ho anche avuto modo di partecipare alla realizzazione di un video con cui ho partecipato anche al Fiuggi film festival. Dopo queste esperienze però ho messo da parte la creatività della grafica e ho voluto iniziare a sperimentare anche altro. Mi incuriosiva il mondo della ristorazione, grazie anche a mio nonno che lavorava in quel settore, e così ho intrapreso dei percorsi formativi, prima nei bar, poi nei ristoranti. Adesso sono aiuto cuoco a Nocetum. Mi piace aiutare e vedere tutti gli aspetti della cucina, anche quelli che precedono la lavorazione e la trasformazione della materia prima: la raccolta delle erbe, degli ortaggi, della frutta. Mi è venuta voglia di approfondire anche la coltivazione della materia prima. Ho una preferenza per i dolci e la pasticceria, ma sono agli inizi e c’è tanto da imparare. A Corvetto ci lavorerei sicuramente, forse potrei anche viverci perché è vicina al centro ma anche a zone della cintura, come quelle da cui provengo.

Pescheria Mercato Comunale
- IT
- Piazzale Ferrara, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Anna, sono milanese, vivo a Paderno Dugnano e da quasi 20 anni lavoro al Mercato Centrale dove vendo pesce. Ma già da prima ero impiegata presso una ditta che si occupava di commercio ittico. Quando con mio marito abbiamo deciso di aprire un’attività nostra sapevamo però ben poco di questo prodotto. Abbiamo imparato da soli e ci siamo appassionati. Agli inizi lavoravamo qui in quattro. Accanto a noi c’era un ortofrutta che aveva addirittura il banco fuori. Si lavorava molto. Nel tempo però la situazione è peggiorata. Le concessioni degli spazi hanno una durata talmente breve che non dà garanzie per il futuro e questo non consente di investire. Per questo mio marito ha aperto da qualche anno un negozio analogo per conto suo. Così io lavoro qui da sola. Per fare questo lavoro occorre innanzitutto una grande capacità di acquisto. Ci si deve alzare presto al mattino per andare a scegliere la merce migliore. Ma non basta avere il pesce fresco. Il mio punto di forza è la cura del prodotto in tutte le sue forme, dalla pulizia alla preparazione al confezionamento. Posso vantarmi di aver insegnato a mangiare il pesce a tante persone che non lo conoscevano o non lo apprezzavano. È con questi servizi in più che batto la concorrenza.

Casa di Giacomo
- IT
- P.le Luigi E. Corvetto, Ang, Viale Enrico Martini, N.2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Giacomo Sarasso, sono nato a Torino e cresciuto a Vercelli, dove tuttora risiedo. Ho 49 anni, sono sposato con Susanna e abbiamo un bimbo di 9 anni. Dopo aver fatto l’agente di commercio per tanti anni, seguendo le orme di mio papà, ho deciso di reinventarmi e trovare un nuovo lavoro che rispondesse alle mie nuove aspettative. Per lavoro avevo iniziato a frequentare Milano 25 anni fa, e l’ho sentita subito familiare, tanto da decidere di cercare un nuovo lavoro in questa città che considero un teatro in cui mettersi in mostra e poter uscire dall’anonimato. Ho scelto piazzale Corvetto perché mi ci sono subito identificato: io non riuscivo più ad esprimere me stesso e questa piazza, pur avendo delle potenzialità, sembrava avere il mio stesso problema. Attraverso questa mia microimpresa ho deciso di iniziare a prendermene cura, ad abitarla e a caratterizzarla, finendo così ad indentificarmi e ad essere identificato con essa attraverso il mio chiosco. Insieme ai caffè e ai panini (che ho imparato a fare seguendo corsi e facendomi aiutare da cuochi), ho iniziato a proporre fin da subito delle attività di aggregazione per le persone del quartiere, e oggi i loro interessi sono diventati anche i miei.
Ho visto delle possibilità di sviluppo qua a Corvetto e avviato collaborazioni con enti pubblici, terzo settore, associazioni, per arrivare a produrre non soltanto reddito ma anche e soprattutto valori, benessere, qualità della vita per me, per i miei clienti e per chi abita qui intorno.
Desidero che il mio panino, il mio caffè siano cibo per l’anima e la mente, e non solo per il corpo, quindi aggiungo un ingrediente speciale: lo scambio di parole, il dialogo, la chiacchiera su quanto accade nel quartiere, l’invito ad un evento, il sentirsi a casa... di Giacomo!

Andrea
- IT
- Via Mincio, 33, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Andrea Ferrari, e sono coordinatore del Centro Polifunzionale Ferrara per conto della Cooperativa Sociale Progetto A. Lavoro qui a Corvetto da 15 anni e ci passo la maggior parte del tempo. Ho iniziato come obiettore e poi non sono più andato via. Sono di Milano e abito in Via Padova, altra zona “calda” della città. Il Centro Polifunzionale è frequentato da alcune centinaia di persone, e offre sia la possibilità di partecipare ad attività come ballo, tornei di bocce, di carte, di frequentare il doposcuola per bambini, servizi di avere un accompagnamento per gli anziani. Collaboriamo con altre realtà del territorio e con la Cooperativa La Strada. Gli utenti sono i più disparati: anziani, quasi tutti italiani, ma anche famiglie, bambini, mamme. Ci sono gli arabi, i centroafricani, i latino-americani, le badanti dell’Est non più giovanissime. Nella bella stagione si può stare in giardino. La balera attira persone provenienti anche da altre zone della città. Come Quartiere Mazzini e la Zona 4 anche Corvetto è un po' terra di mezzo. Né centro ma nemmeno periferia a giudicare dai prezzi di certi alloggi, dei servizi e persino dei collegamenti. Siamo vicini a Rogoredo e quindi abbiamo a che fare con lo spaccio. Io amo anche scrivere e raccontare la mia Milano. Posso dire che qui, in questo quartiere assistiamo alla sua doppia narrazione: da una parte c'è quella di una città proiettata nel futuro, con i grattacieli, la moda, il “modello Milano”, e dall’altro il racconto, a volte esagerato, di situazioni di degrado, micro e macro-criminalità, modelli di integrazione falliti. Nonostante siano tanti, oggi, i progetti che si stanno realizzando per migliorare il territorio, si rischia di trascurare quella fetta di invisibili, che si rifiutano di partecipare per diffidenza, sfiducia o pigrizia. Io punterei più su progetti di formazione, specie linguistica, della componente femminile, quella su cui, all’interno delle comunità soprattutto arabofone, si riversa tutta la responsabilità della gestione della vita quotidiana. Senza sapere la lingua resteranno isolate, non integrate e poco attive. Da scrittore racconterei Corvetto con un’immagine: l’affollamento alla fermata della 95. C'è sempre una gran calca che si riversa sull’autobus già pieno dove tutto sembra sregolato e dove invece nascono atti di gentilezza come quello di un energumeno alto e nero che aiuta una nonnina a salire sul mezzo con le borse della spesa.

All American Diner
- IT
- Via Giovanni Battista Cassinis, 33, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Pasquale, ho 50 anni e da cinque sono il direttore responsabile dell’All American Diner, un ristorante, aperto nel 2015, grazie alla passione di due fiorentini per gli Stati Uniti. I miei sono nati in Puglia e mio papà è venuto qui negli anni del boom. Ricordo i suoi racconti di quello che ha passato arrivando a Milano e mi accorgo che oggi noi stiamo facendo passare le stesse pene agli extracomunitari. E tutto questo non mi piace. Ho iniziato a lavorare nel 1993 come barista, dopo aver finito le scuole medie, poi ho fatto il cuoco, ho aperto anche ristoranti, e adesso organizzo gli acquisti, recluto il personale, mi occupo dell’accoglienza della clientela all’All American Diner, 250 coperti e solo nel weekend passano circa 1000 persone, altrettante fra pranzo e cena nei giorni feriali. Cuciniamo soprattutto piatti a base di carne e abbiamo prodotti garantiti, certificati, lavorati nel modo migliore come richiesto da una clientela medio-alta ed esigente. In 5 anni gli affari sono cresciuti e noi abbiamo assunto molte persone che vivono a Corvetto, trovandoci bene. Questo nonostante che a molti imprenditori venisse sconsigliato di aprire un’attività qui a causa della poca sicurezza. Di Corvetto mi ricordo sin da piccolo: mia mamma mi portava all’Upim con il 13: per me era un vero e proprio viaggio, non c’era ancora la metro.

Ristorante Vivà
- IT
- Viale Enrico Martini, 9, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Elio e ho appena compiuto 46 anni. Sono nato a Milano da genitori campani arrivati qua negli anni del boom economico. Ho studiato ragioneria, ma dopo qualche lavoretto saltuario sono entrato nel mondo della ristorazione, iniziando come lavapiatti, per arrivare oggi a occuparmi di organizzazione del lavoro, rapporti con la clientela e personale. Qui al Vivà di Corvetto presto servizio dal 1996 e questo mi ha permesso di conciliare, lavorando di sera, un’altra attività in un’organizzazione ambientalista. Il locale era sorto nel 1994, ma è solo uno dei numerosi ristoranti che negli anni ‘70 nacquero dall’idea di un gruppo di amici che voleva fare una ristorazione di qualità a prezzi accessibili. La gavetta l’ho fatta in un altro locale della catena in cui avevo iniziato anni prima. Questo è sicuramente un lavoro che apre la mente. Hai a che fare con le esigenze di una clientela che è molto variegata. La zona negli ultimi anni ha visto crescere le comunità straniere che qui in periferia sono sempre più numerose. Ma anche loro apprezzano la nostra pizza e la nostra cucina italiana.

Bar Mercato Comunale
- IT
- Piazzale Ferrara, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Angelo e ho un bar all’interno del mercato centrale di Piazza Ferrara da ormai 14 anni dove lavoro per circa 14 ore al giorno. Stare qui mi ha permesso di conoscere quasi tutti gli abitanti della zona. Il mercato è un luogo di incontro. Si parla di tutto, anche dei problemi del quartiere che sono tanti. I frequentatori del bar sono per lo più persone di Corvetto, hanno una certa età e vengono a fare due chiacchiere, bere un bicchiere insieme. Io sono figlio di genitori originari del sud ma sono nato a Bollate e ho sempre vissuto fuori città. Mio papà lavorava all’Alfa Romeo ma poi aveva aperto un bar e così, pur avendo studiato ragioneria, ho seguito le sue orme.
La struttura del mercato, così come la zona intorno al piazzale dove ci sono le case popolari, avrebbero però bisogno di ulteriori interventi di miglioramento. Il quartiere è ben collegato con molte zone di Milano e questo è un punto di forza, ma ci sono ancora molti problemi.

Fruttivendolo
- IT
- Piazzale Ferrara, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Giulio, ho 43 anni, sono nato a Milano e cresciuto a Corvetto dall’età di 9 anni. Nella mia vita ho fatto molti lavori, dal metalmeccanico al facchino. Ho persino lavorato nella logistica e sono approdato qui 5 anni fa quando ho saputo che l’ortolano voleva chiudere il suo banco al Mercato Centrale. Dopo 6 lunghi mesi avevo ottenuto il permesso per esercitare ed eccomi qua, a fare il mestiere di mio nonno. E di mia mamma che mi aiuta ancora adesso. Da mio nonno ho imparato il significato del detto “chi più spende meno spende”. Io per questo offro prodotti di qualità, un po’ più cari, ma che mi distinguono sia dai supermercati che dai negozi “low cost”. E poi ho curato lo spazio, l’ho imbiancato e ristrutturato a mie spese, e oggi attrae la clientela. Per fare bene qualunque mestiere ci vuole la buona volontà, ma avere un banco di frutta e verdura richiede anche molti sacrifici perché ti impegna molte ore, dalla mattina prestissimo fino a tardi, e impegno nella ricerca della freschezza e della qualità, più di altre tipologie di merci. In questo mercato ci lavoro da pochi anni ma lo conosco da quando vivo in Corvetto, da quando ero bambino, e mi sembra che tutto sia fermo a 50 anni fa. A Corvetto la popolazione è molto cambiata, ora ci sono tanti stranieri ma non vengono a comprare qui da me. Io ho molti clienti anziani, professionisti.

Macelleria Mercato Comunale
- IT
- Piazzale Ferrara, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Fabrizio, sono nato a Milano, cresciuto a Crescenzago in zona via Padova, e dall’88 sono qui al Mercato Comunale coperto di Corvetto a vendere carni equine. All’inizio è stato bellissimo, nei primi anni si stava proprio bene e ancora oggi ho la mia clientela affezionata e mi piace questo luogo. Appartengo a una dinastia di macellai: bisnonni, nonni arrivati dalla Puglia a metà degli anni ’50 che aprirono la prima macelleria in via Padova. Nel 1985, insieme ai miei parenti, siamo arrivati ad avere 23 punti vendita in tutto a Milano. Ora siamo rimasti con 4 o 5. Qui a Corvetto sono arrivato per caso. Così ho scoperto che al Mercato Centrale mancava un negozio di carne equina. Ci lavoravamo in 5, inclusa una cassiera fissa. Adesso siamo solo io e mia moglie, ma nei momenti di grande lavoro chiediamo aiuto. La struttura del Mercato è vecchia e avrebbe bisogno di essere rinnovata, ma in generale Corvetto non è diverso da altri quartieri di Milano. Negli ultimi anni sono arrivati molti stranieri ma, così come tra gli italiani, ci sono gli onesti e i disonesti, e la popolazione ormai è mista.

Rosticceria Mercato Comunale
- IT
- Piazzale Ferrara, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Fulvio Ferrari, ho 49 anni, sono nato a Corvetto, ma da quando mi sono sposato vivo a San Donato. Ho iniziato a lavorare qui a 18 anni, poi nel 2001 mio suocero ha passato a me e mia moglie la rosticceria. Agli inizi ci lavoravamo in 7, adesso invece siamo solo io e lei e questo dimostra quanto siano cambiate le cose per il commercio in questa zona. Nel quartiere molti stabili sono stati abbandonati, spesso sono mancati senso civico, rispetto ed educazione. Oggi sono soprattutto gli anziani i miei clienti. Con loro ho costruito e mantenuto negli anni un bel rapporto di fiducia, aiuto e comprensione. Qui facciamo ancora come una volta: si segna e si paga a fine mese. Per quanto riguarda il Mercato Centrale, dei 19 negozi aperti quando sono arrivato ne sono rimasti la metà. La struttura è vecchia, e ormai da vent’anni non si fanno interventi, in attesa della nuova che però non è mai stata aperta. Corvetto ha un sacco di potenzialità con i suoi parchi, il verde, i trasporti, i collegamenti. Bisogna però mettere insieme le forze, collaborare per rilanciarla come merita. Speriamo che la rigenerazione delle periferie promessa dai politici locali venga attuata al più presto.

Nocetum
Mi chiamo Maddalena, sono originaria di Torino, vivo a Lodi ma lavoro a Milano dove mi occupo della gestione, della progettazione e dell’organizzazione della Cooperativa Nocetum, che si occupa di inserimenti lavorativi, in particolare nella filiera agro-alimentari. Nocetum ha 30 anni di storia ed è nata dal basso. La sua sede si trova in un luogo che era degradato ma che è stato risanato da volontari e grazie alla caparbietà di Suor Ancilla, una delle fondatrici. Da 10 anni ospitiamo anche mamme con bambini che restano dai 4 ai 6 mesi negli alloggi della nostra struttura, in attesa di inserimenti lavorativi e residenziali che li rendano autonomi. Facciamo formazione a stranieri che, seppur con difficoltà linguistiche, riescono poi a mettere a frutto competenze e talenti. Nocetum si trova in una zona che è un po’ cerniera tra città e campagna. In passato l’arrivo di migranti ha creato forti conflitti. Grazie alla collaborazione tra associazioni, cooperative, scuole, parrocchie, ed enti pubblici, si sta lavorando per eliminare situazioni di degrado. Sono convinta che là dove si fa strada il bello, arretra il vandalismo e aumenta il senso di appartenenza e responsabilità.

Autofficina Rossini
- IT
- Via Ravenna, 22, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Stefano e in Corvetto lavoro e ho gli amici che frequento ancora oggi.
Nel 1998 ho rilevato l’officina che mio papà, che è mancato 3 anni fa, aveva aperto nel 1987. Fin da quando avevo 14 anni ho passato molte estati in officina, attratto dalle macchine ma anche dal suo odore. La passione per le auto mi è venuta venendo in officina da papà, ma avessi un figlio oggi non gli consiglierei di fare il meccanico. Non è più un mestiere da artigiano, ma da imprenditore, che richiede molta passione, fatica e tanta preparazione. Prima l’automobile era solo meccanica, oggi ci sono tanta tecnologia ed elettronica che richiedono investimenti continui in attrezzature e aggiornamenti, restando competitivi sul mercato. Le auto sono cambiate, i clienti sono più informati ed esigenti, e sempre meno sono i giovani che intraprendono e riescono in questa sfida. Ho soprattutto giovani stranieri che vengono in stage da me e che a volte hanno al loro paese qualche familiare che fa lo stesso lavoro.
Per quanto riguarda Corvetto io mi trovo bene, la trovo migliorata rispetto a qualche anno fa, ci sono più controlli, trasporti, bar, ed è meno evidente il degrado. Mancano però spazi di ritrovo per i giovani, anche se le loro abitudini sono cambiate, anche qui a causa della tecnologia.

Beauty e Relax
- IT
- Via dei Cinquecento, 27, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Elena e sono un’estetista. Quando avvicino una cliente ne studio il volto, ridandogli luce e colore con una crema o un unguento. Sono nata a Milano, a Porta Romana, ma mi sono trasferita nel quartiere di Corvetto nel 1963. È in Liguria, a Rapallo, che ho conosciuto mio marito, in una bella giornata di sole. Da questa storia d’amore è nata nostra figlia, con cui il legame è intenso e collaborativo, anche se oggi non viviamo più nella stessa città. Un po’ per caso, ho iniziato a fare questo mestiere che oggi mi dà tante soddisfazioni. Nel 1984 ho aperto il mio centro estetico nel cuore di Corvetto, considerato un quartiere malfamato ma ingiustamente. Io lo sente come casa mia, amo quest’aria popolare, il verde che spunta tra le case. Qui la mia attività è pian piano cresciuta, tanto che nel 1987 sono stata costretta ad ampliare gli spazi in cui mi trovavo. Sono sempre più appassionata di questo lavoro, non si smette mai di imparare si devono frequentare sempre nuovi corsi di aggiornamento. Così ho scoperto l’oncoestetica, e l'anima mi si è riempita di gioia. Certo di far sentire le donne più belle. Farle sentire meglio. Anche quelle malate di tumore.

Italian Krosti
- IT
- Piazza Angilberto II, 2, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Mi chiamo Donato, sono di origini pugliesi, sono sposato e ho un figlio. Sono a Milano da circa vent’anni dopo aver trascorso nove anni all’estero tra Stati Uniti, Belgio e Francia. Poi ho sentito il richiamo dell’Italia perché ho realizzato che il cuore degli italiani è unico. Mi sono sempre occupato di ristorazione fin da quando avevo 14 anni e vivevo in Puglia. Dal bar sono passato alla sala e infine alla cucina e 5 mesi fa ho realizzato il desiderio di aprire una mia attività qui a Corvetto. Mi sono subito innamorato di questo posto. Abito a Bandenere ma dopo aver visto questo locale ho fatto delle indagini di mercato per conto mio e scoperto che è una zona popolare con un’alta percentuale di residenti del Sud Italia, soprattutto di origine pugliese. Sto avendo degli ottimi riscontri, anche se all’inizio mi sentivo dire spesso “sei italiano?” perché sono l’unico della zona dove molti sono bengalesi. A mia insaputa sono stato anche recensito su Milano today per il miglior panzerotto barese di Milano! Le istituzioni qui a Corvetto sono presenti e c’è in atto una riqualificazione che mi ha spinto a provare.

Da Besy Café
- AL
- Piazzale Ferrara, 4, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Besy e sono arrivato in Italia nel 1997, riuscendo a lasciare l’Albania, la mia terra di origine, dopo sette tentativi non riusciti di attraversare l’Adriatico in gommone. Mio padre era arrivato prima di me, nel 1993. Successivamente ci hanno raggiunto mio fratello, mia sorella e mia mamma. Tre anni fa ho aperto questo bar a Corvetto, dove sono cresciuto. Gioco a calcio e ho molte conoscenze e amici che mi vengono a trovare, così l’ho chiamato con il mio nome: da Besy Caffè. Per me è una sfida averlo aperto qui, in un quartiere di cui tutti parlano male e su cui tutti hanno pregiudizi sbagliati. Voglio fare un bel lavoro in una zona che spero cresca. Dopo ciò che ho visto in Albania, Corvetto mi sembra l’America. In Albania ho ancora parenti ma la mia realtà è questa, i miei amici sono qui. Sono stato molto fortunato perché giocando a calcio, nel Rogoredo, mi sono fatto conoscere, voler bene e ho costruito relazioni che mi hanno aiutato e mi aiutano ancora oggi. Vorrei che soprattutto la zona meno bella di Corvetto, dove si trova il mio bar, venga riqualificata con strade, parchetti, verde. Vorrei fosse più moderna. Vorrei che la gente stesse meglio.

La Fonte del Dolce
- IT
- Via Bessarione, 19, 20139 Milano MI, Italia
- 01-2020
Sono Luca e lavoro alla pasticceria La fonte del dolce, ancora oggi conosciuta come Pasticceria Grecchi dal nome di mio nonno Dino che la fondò pochi anni dopo la fine della guerra, spinto dal desiderio di mettersi in proprio e da mia nonna. Dopo aver aperto un secondo punto vendita, negli anni ’60 gli fu proposto di acquistare il seminterrato di uno stabile in costruzione a Corvetto. Fu così nel 1963 inaugurò questo laboratorio che inizialmente forniva soprattutto panifici e pasticcerie. Ma la gente passava, sentiva il profumo ed entrava, diventando così un punto di riferimento della zona. Per arrivarci bisogna conoscere il posto, è l’unica pasticceria di Milano che non è sulla strada.
E poi c’è mio papà, pasticcere anche lui, che aveva invece aperto a Famagosta una sua attività dal nome “La fonte del dolce”, con un socio - Antonio - formatosi dal nonno. Quando il nonno è andato in pensione li ha coinvolti nell’attività, da qui l’attuale nome.
Dal 1999 ci lavoro anche io con Massimo, il figlio di Antonio: dopo essere cresciuti nello stesso palazzo ci troviamo come i nostri genitori a lavorare insieme in pasticceria!
Non vivo a Corvetto ma noto che rispetto a 10-15 anni c’è meno delinquenza, sta diventando molto più multietnica. Sarà effetto della globalizzazione, comunque basta che ci sia coesione.